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28 agosto 2014

RACCOLTA RIFIUTI HIGH-TECH GRAZIE A MICROCHIP

La tecnologia sta invadendo ogni ambito quotidiano rendendo sempre più semplici e automatiche gran parte delle attività precedentemente complesse e dispendiose. In Emilia Romagna sono già attive da tempo sperimentazioni di raccolta rifiuti "intelligente" grazie a sacchetti con microchip.

Il Comune di Castel Maggiore ha introdotto l’uso del microchip attaccato al sacchetto della spazzatura con l’obiettivo di ridurre i rifiuti misti. “Chi produrrà meno rifiuti indifferenziati, pagherà di meno”, non si tratta di uno sconto ma di un calcolo più equo delle tariffe da assegnare. La società di smaltimento GEOVEST in collaborazione con il Comune sta valutando un ulteriore passo tecnologico, con l'utilizzo di contenitori con trasponder, cioè un chip contrassegnato da un numero che permetterà ai compattatori con un lettore GPS (sul braccio di sollevamento) di riconoscere l’utente durante lo svuotamento. 

L’obiettivo è quello di incentivare i cittadini a produrre meno indifferenziato. L’addetta ai lavori Linda Montevecchi ha spiegato alla gente il futuro del “porta a porta”. Togliendo man mano i contenitori di carta e plastica, per poi eliminare progressivamente anche quelli dell’organico e dell’indifferenziato, si potranno creare bollette personalizzate. Tutto questo succede già nel comune di Castel San Pietro Terme dove la società Hera ha adottato un sistema simile. Qui i cittadini lasciano il sacco pieno, contenente carta, fuori dalla porta di casa nei giorni prestabiliti e grazie ad un codice a barre situato sul sacchetto Hera potrà identificare l’utente virtuoso e premiarlo con uno sconto in bolletta pari a 0,77 euro per ogni sacco riempito.

A tre anni dall'avvio del progetto, il Comune di Castel Maggiore conferma che la raccolta “porta a porta” ha avuto un successo inatteso, come si può notare nel grafico dal 2011 al 2014 si è registrato un nuovo picco di raccolta differenziata. Il progetto ha reso tutti più consapevoli della quantità di rifiuti prodotta e i Cittadini hanno modificato le loro abitudini e i loro comportamenti con grande responsabilità e senso civico.

IL PROGETTO HERA "E-WASTE"
Hera ha avviato da tempo un progetto sperimentale volto alla promozione della raccolta differenziata: si tratta di Identis Weee, un progetto rivolto allo smaltimento dei Raee (le apparecchiature elettriche ed elettroniche, ideato da Hera, Ecolight e Fondazione Ecolum). La sperimentazione del servizio è stata avviata a Bologna, Castenaso, Ravenna, Lugo, Ferrara e Rimini. 

Questa iniziativa, supportata anche dall’Unione Europea nell’ambito del programma Life+, si impegna a recuperare e riciclare i materiali preziosi presenti nei componenti elettronici. Il progetto ha previsto il dispiegamento di un vero e proprio "esercito" di cassonetti, posizionati strategicamente anche nei parcheggi dei centri commerciali. L’accesso a questi cassonetti è, come negli altri casi, regolato da una smart card in dotazione a circa 19mila famiglie.